Il
Consigliere regionale Marco Moruzzi ha presentato una interrogazione al
Presidente della Giunta Regionale per sollecitare l’intervento della
Regione Marche rispetto all’emergenza "BLUE TONGUE" –
malattia della lingua blu – a causa dei casi riscontrati in Provincia
di Ascoli e Macerata.
Da un recentissimo studio scientifico dell’Istituto Zooprofilattico
Toscana-Lazio è emerso che la malattia si diffonde al 90% proprio
col virus contenuto nel vaccino e pertanto tale profilassi non offre garanzie
di sicurezza, anzi sembra essere la causa dell’allargamento della
malattia.
Nelle regioni in cui è stato utilizzato il vaccino si sono riscontrati
effetti secondari gravissimi per gli animali, in alcuni casi arrivando
persino alla morte con gravi danni economici alle aziende.
Un caso di positività al test della “Blue Tongue”,
riguarda un allevamento della provincia di Perugia, precisamente del comune
di Cerreto di Spoleto, rilevato alla fine dell’estate nelle Marche
a causa dello spostamento degli animali.
.
Fino ad oggi nelle Marche non sono stati segnalati casi di presenza del
virus negli animali, bensì solo una positività legata al
contatto con il virus della "Blue Tongue" .
Il sospetto che nelle Marche le positività registrate siano dovute
esclusivamente da “virus vaccinale” verrebbe avvalorata dall’ubicazione
degli allevamenti nei quali è stata riscontrata la positività,
infatti sia nella provincia di Ascoli che in quella di Macerata gli allevamenti
potrebbero essere entrati in contatto con allevatori transumanti della
provincia di Teramo e delle province laziali, dove l’intervento
vaccinale è già stato effettuato.
Il TAR dell’Abruzzo ha condannato l’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale di Teramo a seguito del ricorso degli allevatori , a rendere
nota la composizione del vaccino, le relative prescrizioni d’uso,
le risultanze sugli animali morti dopo la vaccinazione, in quanto ci troviamo
di fronte ad un vaccino non registrato.
Sulla base di ciò Marco Moruzzi, Consigliere Regionale del gruppo
Verdi, ha così dichiarato:
“ Non vi sono certezze di eventuali epizoozie in corso nelle Marche,
mentre la vaccinazione certamente arrecherebbe gravi danni economici alle
aziende interessate, con mortalità, aborti e crollo della produzione
di latte.
La vaccinazione pertanto non deve assolutamente toccare gli allevamenti
Marchigiani, almeno fin quando non sarà chiarita, da un organismo
terzo, la composizione del vaccino e gli eventuali effetti collaterali,
anche perchè sembra perlomeno anomalo che l’Istituto zooprofilattico
di Teramo, al quale sono affidati tutti i controlli e le indagine scientifiche,
abbia potuto partecipare e vincere una gara per importare e produrre il
siero, ponendosi in una posizione di conflitto d’interessi tra le
funzioni istituzionali di controllore e quella di controllato in quanto
venditore unico nazionale di questi vaccini.
In pratica quindi é l’Istituto che controlla se stesso.
E’ a rischio l’intero patrimonio ovino delle marche, dal cui
latte provengono i piu’ pregiati formaggi marchigiani e che è
parte rilevante della zootecnia marchigiana.
L’Italia è l’unico stato europeo che ricorre alla vaccinazione,
perchè altrove dove la malattia è presente, si preferisce
che l’animale sviluppi l’ autoimmunizzazione .Spagna,Grecia
Stati Uniti e Canada, preferiscono perdere alcuni capi con la malattia,
assecondando il processo di selezione naturale, piuttosto che perderne
di piu’ con gli effetti collaterali che la vaccinazione provoca”.
La
Repubblica del 28 Novembre 2003 "LINGUA BLU, STOP AL VACCINO"
Corriere Adriatico del 28 Novembre
2003 "LINGUA BLU", IL VACCINO FA PAURA
Corriere Adriatico del 28 SILENZI: "LE
MARCHE TRANQUILLE"
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